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SOS Save our soil

Progeva partner SOS Save your soil: seminario conclusivo

L’impoverimento della sostanza organica e la contaminazione da inquinanti organici e metalli sono oggi due dei principali processi che affliggono la risorsa suolo. Progeva, nell’ambito del progetto SOS (Save Our Soil), ha contribuito alla ricerca di strategie di risanamento delle aree rurali mediante compostaggio dimostrando l’importante ruolo agronomico, economico, ambientale e addirittura sociale del “compost”.

Più in generale, il progetto SOS (Save Our Soil) ha condotto lo sviluppo di soluzioni innovative per identificare alcune tipologie di degrado delle aree rurali, grazie al finanziamento della Regione Puglia nell’ambito del Programma Operativo 2007-2013 – Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale – Asse I – Linea1.2 – Azione 1.2.4, con il Bando “Aiuti a Sostegno dei Partenariati Regionali per l’Innovazione”, e al supporto di partner come SIT S.r.l., in qualità di capofila, CNR IRSA di Bari e Politecnico di Bari in qualità di partner scientifici, e le imprese pugliesi A.FO.RI.S. Impresa Sociale, PROGEVA S.r.l., TETA S.r.l., Dalena Eco-Trend S.r.l. e Consorzio CRETA.

Il 15 Aprile 2014, a Bari presso Villa Romanazzi Carducci, Sala “Scuderia”, si è tenuto il seminario conclusivo del progetto durante il quale si sono illustrati i risultati per un confronto scientifico ed operativo tra i partner, le istituzioni e gli operatori economici del settore agricolo.

Di seguito, le slide proiettate da Progeva durante l’incontro:

Progeva partner SOS Save our Soil: presentazione del progetto

La diffusa presenza di aree degradate per l’impoverimento della sostanza organica dei suoli e per la contaminazione rende necessaria la messa in atto di interventi mirati alla tutela e salvaguardia dell’ambiente. Nello specifico, diventa sempre più evidente il bisogno di sviluppare metodologie innovative finalizzate al miglioramento delle tecniche di monitoraggio ambientale, in grado di consentire la riduzione dei costi relativi alle operazioni di monitoraggio e fornire, al contempo, informazioni con un grado di dettaglio più elevato rispetto alle comuni tecniche di analisi utilizzate. Attualmente, la metodologia a disposizione per realizzare tali attività di indagine sul territorio regionale si basa sulla raccolta di informazioni ottenute attraverso campionamenti in situ e relative analisi in laboratorio; tale iter risulta però lungo e costoso, pertanto emerge l’esigenza di sviluppare una metodologia innovativa che consenta di realizzare un monitoraggio continuo e puntuale dei fenomeni di land degradation che insistono sul territorio pugliese.

A tal proposito, il progetto SOS (Save our soil) è finalizzato a sviluppare una metodologia basata sull’integrazione di dati tele rilevati – acquisiti mediante sensoristica avanzata a bassa quota – e di dati analitici, in grado di rendere più speditive ed esaustive le indagini condotte sul territorio e, al contempo di fornire un valido strumento di supporto alla pianificazione e alla valutazione dell’efficienza di interventi di recupero e ripristino della qualità dei suoli degradati. Nello specifico, tra le possibili strategie da valutare per la tutela del suolo, lo spandimento del compost sui suoli agrari, quale buona pratica agricola, suscita un notevole interesse ai fini del raggiungimento di una gestione più ecosostenibile dell’ambiente; l’uso del compost, infatti, da una parte consente di recuperare ogni tipo di scarto organico riducendo la quantità di rifiuto da avviare alle operazioni di smaltimento, dall’altra permette di mantenere la fertilità e di recuperare nel tempo, in modo razionale ed ecocompatibile, una biomassa che diversamente andrebbe dispersa a scapito dell’ambiente. Inoltre, promuovendo una fertilizzazione organica di tale tipo, si evita l’impiego di concimi chimici il cui impatto ambientale è ben noto.

Giovedì 11 LUGLIO 2013, a Bari, presso  la Sala Consiglio Regionale alle ore 9.00 avrà luogo la presentazione del progetto durante la quale si illustreranno i primi risultati relativi all’applicazione degli algoritmi di elaborazione radiometrica per l’individuazione di sostanza organica nei suoli oggetto di indagine.

L’evento sarà presieduto dal presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna e moderato da Roberto De Petro, giornalista, specializzato in Agricoltura, Alimentazione e Ambiente ed autore e conduttore della trasmissione settimanale “AGRI 7” – Sette giorni di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – su TeleNorba.

Dopo la presentazione del progetto SOS – Save Our Soil, a cura di Vito Felice Uricchio, rappresentante del CNR-IRSA (partner di progetto), seguiranno i contributi istituzionali dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, il Rettore del Politecnico di Bari, Nicola Costantino, il Presidente del Distretto Produttivo Ambiente e Riutilizzo, Lorenzo Ferrara, il Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione, Adriana Agrimi, il Dirigente Ufficio Innovazione e conoscenza in agricoltura, Luigi Trotta e il Direttore Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro di Taranto, Don Nicola Preziuso.

Chiuderanno i lavori i contributi tecnici dei rappresentanti del partenariato: Nicola Dongiovanni di SIT (soggetto capofila) che illustrerà i prodotti innovativi per l’agricoltura e l’ambiante da telerilevamento a bassa quota, Lella Miccolis della Progeva Srl che presenterà i criteri per un compost di qualità (dalla produzione allo spandimento), Gian Maria Gasperi di A.FO.RI.S. – Impresa Sociale e Massimo Monteleone dell’Università degli Studi di Foggia che illustreranno i Sistemi di Gestione Ambientale, marchi di qualità e criteri di spandimento per il compost di qualità ed, infine, Giuseppa Dalena e Alessio Forlenza del Consorzio CRETA che presenteranno il sito web del progetto SOS.