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Ministero Ambiente

Performance Gestionali, Affidabilità Finanziaria e Sostenibilità – La riconferma del successo di Progeva arriva dal Premio nazionale Industria Felix

Performance gestionale, affidabilità finanziaria e sostenibilità. Sono ancora una volta queste le caratteristiche vincenti che consentono a Progeva di classificarsi tra le Top imprese con sede legale in Italia per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved del settore Ambiente.

L’azienda è l’unica realtà pugliese operante nel settore Ambiente ad aver ricevuto il riconoscimento attribuitole sulla base di criteri di premialità oggettivi, fondati sulla valutazione dei principali parametri di bilancio.

L’indagine è stata condotta da Industria Felix Magazine e dal Centro Studi Economici di Cerved che hanno attribuito a Progeva anche quest’anno il prestigioso Premio Industria Felix – L’Italia che compete.

Un riconoscimento che, oltre a sottolineare una gestione finanziaria responsabile, ribadisce ancora una volta la capacità dell’impresa di creare valore a lungo termine, sostenendo con successo le sfide ambientali e contribuendo a costruire uno sviluppo socio-economico sostenibile.

La cerimonia di premiazione si è tenuta lunedì 11 dicembre a Milano presso Palazzo Mezzanotte. A ritirare l’ambito riconoscimento Lella Miccolis, che commenta:

“ Questa prestigiosa vittoria è il risultato di una leadership efficace, di una strategia ben ponderata e di una gestione operativa efficiente, ma prima e innanzitutto del talento, della dedizione e dell’impegno di ognuno dei nostri collaboratori che ringrazio vivamente.”

Siamo e saremo sempre pronti a fare la differenza e a contribuire al benessere del nostro pianeta, un passo alla volta.

 

 

 

 

 

 

Progeva su InchiostroVerde.it, la tutela dell’ambiente richiede un impegno trasversale

La testata giornalistica InchiostroVerde.it ha ripercorso le tappe fondamentali del modus operandi di Progeva.

Nel curare la trasformazione e il passaggio degli scarti in risorse, l’azienda muove i propri ingranaggi monitorando e mitigando gli impatti ambientali, certificando le sue produzioni, sensibilizzando la comunità ad agire nel territorio e per il territorio!

Di seguito il link:

www.inchiostroverde.it-progeva-azienda-leader-nel-sud-italia

Buona lettura!

Qualità e impegno in materia ambientale, Progeva ottiene la registrazione EMAS

In casa Progeva è tempo di festeggiare l’acquisizione di un nuovo, importantissimo riconoscimento europeo in campo ambientale: la registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme).

La suddetta certificazione viene rilasciata alle imprese che decidono, volontariamente, di sottoporre il proprio sistema di gestione ambientale ad una prima valutazione di conformità da parte di un verificatore accreditato, seguita da un accertamento operato dall’organismo competente nazionale per l’EMAS, il Comitato Ecolabel ed Ecoaudit, che si avvale del supporto tecnico di Enti che fanno capo al Ministero dell’Ambiente, ovvero l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) e le ARPA, Autorità Ambientali Regionali.

Il sistema di gestione ambientale, richiesto dallo Standard EMAS con Regolamento CE n. 1221/2009, è basato sulla norma UNI EN ISO 14001 di cui sono richiamati tutti i requisiti.

Conformità legislativa, partecipazione attiva delle unità operative d’impresa e trasparenza procedurale sono gli ulteriori parametri richiesti per ottenere la registrazione EMAS, alla luce dei quali ogni impresa è tenuta a rendere pubblica la propria dichiarazione ambientale.

L’azienda Progeva riceve dunque un importante riconoscimento pubblico a conferma della qualità delle performance ambientali d’impresa, festeggiando ancora una volta un felice traguardo e inaugurando al contempo un nuovo punto di partenza.

Continueremo a muoverci sulla strada fin’ ora percorsa, una strada che abbiamo intitolato alla volontà di essere presenti e certificati sul territorio come impresa che opera nell’ ambiente e per l’ambiente: proseguiremo il nostro percorso di crescita con passo spedito ma lieve e rispettoso della terra che attraversiamo.

Progeva Srl, efficienza, competenza e professionalità a servizio del territorio

 

Tra i presupposti ai quali la mission aziendale della Progeva Srl fa capo ce n’è uno, preciso e saldo, che riecheggia nel lavoro portato avanti dall’impresa ogni giorno: “Le regole della natura non hanno eccezioni”.

La fedeltà a questo principio accomuna la visione portata avanti dalla Progeva Srl, agli intenti promossi dall’ Albo Nazionale Gestori Ambientali che, costituitosi presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, stabilisce i criteri che disciplinano e autorizzano le attività delle imprese che operano nel campo della gestione rifiuti.

Qualificare i servizi erogati in favore dell’ambiente e della comunità attraverso il rispetto di rigorosi quanto imprescindibili requisiti soggettivi, di idoneità tecnica e di capacità finanziaria: questo è il prerequisito essenziale affinché le imprese che operano nel settore della raccolta e del trasporto dei rifiuti, della bonifica dei siti e dell’intermediazione e commercio degli stessi, ricevano autorizzazione all’esercizio dell’attività.

La Progeva Srl è impegnata da undici anni nel lavoro di recupero degli scarti organici e della loro trasformazione in compost, fertilizzante completamente naturale che alimenta i suoli, dando nuova vita alle colture.

Consapevole di svolgere un servizio di alta rilevanza ambientale, logistica e anzitutto comunitaria, l’azienda risponde alle funzioni di trasparenza e efficienza richieste dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali che, pochi giorni fa, in virtù di ciò, ha riconosciuto alla Progeva Srl il rinnovo della propria iscrizione nella Categoria 8-F (Intermediazione e commercio di rifiuti non pericolosi e/o pericolosi senza detenzione).

Progeva festeggia l’ennesima attestazione di efficienza, competenza e professionalità, muovendo dalla consapevolezza che la conquista di maggior pregio, in un’azienda come nella vita, è riuscire a vincere nel rispetto delle regole!

Progeva aderisce all’appello delle imprese per un efficace accordo internazionale sul clima

Il Consiglio Nazionale della Green Economy, in vista della COP 21 di Parigi, ha lanciato un appello ai decisori politici dagli Stati Generali della Green Economy che si sono tenuti a Rimini il 3 e il 4 Novembre.

L’appello si basa su sette proposte:
1. PROMUOVERE UN EFFICACE ACCORDO INTERNAZIONALE E ATTUARE SIGNIFICATIVE MISURE NAZIONALI DI MITIGAZIONE E DI ADATTAMENTO
2. ADOTTARE TARGET LEGALMENTE VINCOLANTI, IN LINEA CON L’OBIETTIVO DEI 2°C, BASATI SU CRITERI DI EQUITÀ
3.VARARE UNA RIFORMA DELLA FISCALITÀ ECOLOGICA, INTRODUCENDO UNA CARBON TAX ED ELIMINANDO I SUSSIDI DANNOSI PER L’AMBIENTE
4. SFRUTTARE L’ENORME POTENZIALE DI EFFICIENZA ENERGETICA IN TUTTI I SETTORI: EDIFICI, TRASPORTI, AGRICOLTURA, INDUSTRIA E SERVIZI
5. ACCELERARE L’USCITA DALLE FONTI FOSSILI E LA CRESCITA DELLE ENERGIE RINNOVABILI
6. PROMUOVERE MODELLI DI GESTIONE DEL SUOLO PIÙ SOSTENIBILI, PUNTANDO SU UN RUOLO ATTIVO DELL’AGRICOLTURA PER LA MITIGAZIONE E L’ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
7. PUNTARE SULL’ECO-INNOVAZIONE E SULL’ECONOMIA CIRCOLARE, FATTORI CHIAVE DELLA TRANSIZIONE

Il cambiamento climatico in atto è la più grave minaccia della nostra epoca. Senza nuovi interventi, i trend attuali delle emissioni di gas serra porterebbero a un aumento medio della temperatura terrestre di 3,7-4,8°C rispetto al periodo preindustriale, che avrebbe ripercussioni ambientali, sociali ed economiche disastrose. Prevenire un esito disastroso del cambiamento climatico è ancora possibile dimezzando le emissioni mondiali di gas serra entro il 2050, rispetto a quelle del 2010. Le capacità, le tecnologie e gli strumenti per conseguire un tale obiettivo sono disponibili, a costi sostenibili e con possibilità di attivare nuove occasioni di sviluppo.

Una rapida transizione verso una economia a basse o nulle emissioni di carbonio richiede significativi cambiamenti del sistema energetico e di quello economico e industriale. Questa transizione rappresenta una sfida importante anche per le imprese. Noi siamo convinti che essa non rappresenti solo un impegno necessario per il nostro futuro, ma che sia anche una concreta opportunità di nuovo sviluppo basato sulle tecnologie pulite, sull’efficienza e il risparmio energetico, sulla mobilità sostenibile e mezzi di trasporto a basse emissioni, sulle fonti rinnovabili, sul riciclo e su produzioni di beni e servizi di elevata qualità ecologica.

Sottoscrivendo questo appello, e sostenendo in tal modo le sette proposte per la COP21 di Parigi, Progeva si impegna, come impresa, a contribuire all’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C riducendo le nostre emissioni di CO2 e rendendo pubblico tale impegno.

Invitiamo le imprese, che non lo abbiano ancora fatto, ad aderire su http://appelloimpreseperilclima.eu/ entro il 25 novembre all’appello che sarà poi consegnato al Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti alla vigilia della sua missione per Parigi.

Incontro sulla responsabilità delle aziende nel contrasto al cambiamento climatico

Lunedì 20 Aprile 2015 alle ore 10.00 presso la Sala conferenze di Confindustria Taranto si terrà l’incontro “La responsabilità delle aziende nel contrasto al cambiamento climatico”. Durante la conferenza, tra gli altri, saranno illustrati i risultati del processo di analisi della carbon footprint dei fertilizzanti biologici Progeva. Questo percorso intrapreso con il “Bando pubblico per il calcolo dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo”, indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha portato alla relativa certificazione a opera dell’ente Rina in accordo ai requisiti dello standard ISO/TS 14067:2013.

Programma

ore 10.00 Saluti
Dr. Vincenzo Cesareo – Presidente di Confindustria Taranto

ore 10.15 Apertura Lavori
Comm. Vito Pietro Chirulli – Presidente CdA Finindustria

ore 10.30 Interventi

“La Carbon Footprint, esperienze ed opportunità delle e per le aziende del territorio ionico” Life Cycle Assessment e Carbon Footprint
Prof. Bruno Notarnicola – Direttore del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, dell’Università degli Studi di Bari

Adesione dell’azienda al “PROGRAMMA PER LA VALUTAZIONE DELL’IMPRONTA AMBIENTALE “ del Ministero dell’Ambiente
Lella Miccolis – Amministratore unico Progeva S.r.l. – Laterza (TA)

Risultati del progetto “Analisi degli impatti dovuti alle emissioni di gas climalteranti misurati in CO2equivalenti, relative alla produzione dei fertilizzanti da parte della Progeva e individuazione di relative azioni di mitigazione e neutralizzazione”
Giuseppe Carlucci – Presidente Agreenment S.r.l. Spin-off dell’Università degli Studi della Basilicata

Il ruolo della certificazione
Marcello Manno – Unit Manager RINA Services S.p.A. South Italy – District Operational Unit Taranto Certification

ore 11.30 Chiusura dei lavori

Al termine dei lavori è previsto un drink offerto ai presenti con stoviglie compostabili

Il recupero della frazione organica in Puglia: il convegno CIC alla 78a Fiera del Levante

Il CIC, Consorzio Italiano Compostatori, in collaborazione con l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, ha organizzato il convegno “Il recupero della frazione organica in Puglia: la situazione e le prospettive di crescita” previsto il 19 settembre 2014 alle ore 15,30, Modulo 1 Nuovo padiglione, all’interno del programma più ampio degli eventi della 78a Fiera del Levante.

Interverranno:

  • Assessorato Ambiente Regione Puglia, I tratti essenziali del nuovo Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani
  • Assessorato Ambiente Regione Puglia, La situazione territoriale
  • Il ruolo delle raccolte dell’umido nello scacchiere della gestione rifiuti in Italia (CIC, Massimo Centemero)

Casi concreti di aziende CIC nel territorio pugliese:
1) Azienda pugliese CIC – “ Gli impianti di compostaggio pugliesi tra innovazione e criticità”
2) Novamont Spa – L’importanza del manufatto compostabile per la raccolta dell’organico
3) V. Verrastro, F. Raeli , IAM Bari – Il ruolo della ricerca nel campo del compostaggio


Modalità di accesso in Fiera del Levante per i partecipanti agli eventi della Regione Puglia

1) SMS: Per ricevere l’invito elettronico via SMS è sufficiente collegarsi al portale sistema.puglia.it, cliccare sul banner “78a Fiera del Levante”, compilare l’area accredito e richiedere di ricevere un sms che conterrà i dati dell’utente e quelli relativi all’evento al quale si vuol partecipare.

2) E-mail: chi non richiederà l’sms al momento della registrazione, invece, riceverà via mail un file-invito in formato .pdf.

Per l’accesso al quartiere fieristico dovrà essere utilizzato esclusivamente l’ingresso di Via Verdi, 20 e dovranno essere presentati alla biglietteria dedicata alla Regione Puglia l’SMS o il file-invito.

Gli addetti all’accoglienza provvederanno a tramutarli in biglietto di ingresso al quartiere fieristico


Programma eventi
Assessorato Ambiente Regione Puglia
78a Fiera del Levante

Lunedì 15 settembre

ore 10.00:
Conferenza stampa Presentazione ECO Warriors – Fabio Belsanti di PM Studios
Intervento dell’ UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA

ore 15.30:
CONVEGNO (Spazio 7): Riciclo dei rifiuti, da emergenza ambientale ad opportunità di crescita per il mezzogiorno e la Puglia

Martedì 16 settembre
ore 9.30:
Focus tematico: L’approvazione del Piano Economico Finanziario del Ciclo dei rifiuti

ore 15.30:
Focus tematico: Programma sulla riduzione dei rifiuti

Mercoledì 17 settembre

ore 9.30:
Focus tematico: Riciclo dell’amianto e gestione utile e intelligente
Saluti – Dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica – dott. Giovanni Campobasso:
moderatore: dott. Giuseppe Armenise, autore del libro “Pane e Amianto”

ore 15.30:
Focus tematico: La sostenibilità degli interventi di bonifica

Giovedì 18 settembre

ore 9.30:
Conferenza stampa: Presentazione Piano d’azione per gli acquisti verdi della Regione Puglia

ore 15.30:
Focus tematico: Monitoraggio della qualità della Raccolta differenziata in Puglia in collaborazione con ANCI – CONAI

Venerdi 19 settembre

ore 9.30:
Focus tematico: Modelli gestionali e prospettive di evoluzione

Ore 15.30:
Convegno CIC: IL RECUPERO DELLA FRAZIONE ORGANICA IN PUGLIA: LA SITUAZIONE E LE PROSPETTIVE DI CRESCITA

La sostenibilità dei prodotti attraverso il Life Cycle Assessment (LCA) e la riduzione dell’Impronta di Carbonio

Giovedì 29 maggio 2014 alle ore 09.00 presso la sala Convegni di Confindustria Bari e BAT (Via Amendola, 172/5) si è tenuto il seminario “La sostenibilità dei prodotti attraverso il Life Cycle Assessment (LCA) e la riduzione dell’impronta di carbonio”.

L’evento è stato organizzato da CISA S.p.a., FAS S.p.a. e PROGEVA S.r.l, partecipanti al bando del Ministero dell’Ambiente “Bando pubblico per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo”, in collaborazione con DIPAR (Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo).

Il workshop, coordinato dall’ing. Lorenzo Ferrara, Presidente del DIPAR Puglia e della Commissione Ambiente di Confindustria Puglia, con la partecipazione del Prof. Bruno NOTARNICOLA dell’Università degli studi di Bari, è stato il primo momento di comunicazione congiunto fra le quattro aziende finalizzato ad aprire un dibattito sull’impronta di carbonio, presentando i propri progetti di mitigazione della Carboon Foot Print e il loro stato di avanzamento agli addetti del settore e alle aziende del distretto pugliese. In particolare, le finalità dell’incontro sono state:

  • condividere con le altre aziende del sistema confindustriale pugliese la vision e gli obiettivi del percorso, nonché i possibili sviluppo di mercato, in termini di eco sostenibilità ed eco-design;
  • coinvolgere le istituzioni regionali e locali verso un incremento degli acquisti verdi nonché la promozione di progettualità ad elevata efficienza ambientale;
  • sensibilizzare le altre parti interessate – professionisti e consumatori – verso le tematiche di eco-efficienza e valorizzazione dell’eco-design dei prodotti.

Progeva tra le 187 aziende italiane per la valutazione dell’impronta di carbonio

Il cambiamento climatico globale è una delle maggiori minacce per l’umanità ed è uno dei più importanti indicatori del fatto che stiamo vivendo al di là dei mezzi ecologici di cui disponiamo.

Il “Life Cycle Assessment” (letteralmente “Valutazione del Ciclo di Vita”) rappresenta uno degli strumenti fondamentali per l’attuazione di una Politica Integrata dei Prodotti; si tratta di un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali, fra cui la “Carbon Footprint” e degli impatti potenziali associati ad un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di produzione, dall’acquisizione delle materie prime fino all’esaurimento/smaltimento e/o fine vita (“dalla culla alla tomba”).

La “Carbon Footprint” (letteralmente “Impronta di Carbonio”) misura l’impatto ambientale attribuibile ad un prodotto, un’organizzazione o un individuo in termini di kg di CO2eq (CO2 equivalente) che semplifica l’emissione di gas clima-alteranti (CO2, CH4, N2O, HFCs, PFCs e SF6). Di conseguenza, la riduzione della Carbon Footprint di prodotti/processi risulta essenziale per porre un limite allo sfruttamento eccessivo delle risorse.

Anche il Ministero dell’Ambiente si è mosso in tale direzione con la pubblicazione di un bando pubblico, in modo da sensibilizzare le aziende ad effettuare la valutazione della CO2 equivalente sull’intero processo di produzione, attraverso l’accesso al finanziamento di progetti volti ad effettuare l’analisi della “Impronta di Carbonio” nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo.

Tra le 187 aziende italiane che si sono impegnate ad analizzare l’intero ciclo produttivo e determinare quella che è la Carbon Footprint legata al rispettivo prodotto finale, ci sono: PROGEVA srl con sede a Laterza (TA), azienda che si occupa della produzione di compost di qualità, e FRUTTHERA srl con sede a Scanzano Jonico (MT), che si occupa invece della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli.

Tale studio di valutazione è stato affidato alla Agreenment srl, società Spin-Off dell’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS), che lavora nel campo della “Blue-Green Economy”, quest’ultimo comprendente varie tematiche sensibili alla sostenibilità ambientale, tra cui la “Carbon Footprint” e la “Water Footprint”.

Le analisi condotte da Agreenment determineranno la CO2 equivalente immessa in atmosfera a causa dell’attività produttiva rispettivamente per PROGEVA e FRUTTHERA, mediante l’osservazione e valutazione degli interi cicli vita di produzione.
Inoltre, a seguito di studi, analisi, ricerche e sperimentazioni, Agreenment individuerà e valuterà le possibili misure da attuare per la riduzione delle emissioni derivanti dalle principali fasi del ciclo di produzione, dei principali aspetti logistici e delle principali fasi del ciclo di smaltimento. A termine di questo percorso, i risultati saranno certificati da parte di un ente terzo indipendente.

Tale nobile approccio in un così difficile periodo è un segnale forte di come realtà imprenditoriali siano sensibili all’impatto ambientale e cerchino ti attuare le tecnologie più innovative per limitare la propria impronta ed essere allo stesso tempo competitivi non solo nei mercati locali e nazionali, ma anche nei mercati internazionali, i quali hanno oggi come obiettivo la qualità ed il rispetto dell’ambiente.