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Progeva Sponsor di RAPSODIA VERDE – Documentario prodotto dall’ Associazione NemicoRe.

La sostenibilità rappresenta la poesia dello spirito dei corpi e del mondo: un mezzo straordinariamente potente per rinvigorire il pianeta e ridargli la dignità che merita. Ma cos’è la sostenibilità? E come viene declinata, nella realtà che ci circonda, dai tanti attori costituenti la società civile?

Un gruppo di amici, Raffaele, Vincenzo, Giovanni e Leonardo, intraprende un viaggio particolare alla scoperta di piccole grandi storie di sostenibilità ambientale, economica e sociale, scegliendo di fare tappa anche a casa Progeva.

Imprese, progetti, idee e suggestioni che i giovani laureati pugliesi, fondatori dell’Associazione Culturale NemicoRe, raccontano nel documentario Rapsodia Verde, opera che coniuga il potere salvifico dell’arte con il rigore della scienza, puntando ad “educare al pianeta” quante più possibili frange della popolazione.

Progeva ha scelto di sostenere la realizzazione del documentario e di parteciparvi premiando e valorizzando l’impegno dell’Associazione NemicoRe, laboratorio di idee e progetti innovativi che spaziano dalla formazione scientifica alla produzione artistica, dallo sviluppo industriale sostenibile alla divulgazione culturale.

Il lavoro è stato proiettato in anteprima mondiale in data 24 settembre 2021 presso l’Aula Magna del Dipartimento degli Studi Umanistici dell’Università di Foggia ed è disponibile al seguente link: RAPSODIA VERDE – a documentary movie by Raffaele Nacchiero – YouTube

 

Progeva aderisce al CESDIM-Centro Studi e documentazione sull’industria nel Mezzogiorno

Cultura accademica ed esperienze aziendali si incontrano per dare vita a nuove, indispensabili sinergie: nasce il CESDIM- Centro Studi e documentazione sull’industria nel Mezzogiorno istituito presso il DISUM-Dipartimento di studi umanistici dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Il Centro nasce con la finalità di ricostruire scientificamente la storia dell’industrializzazione e condurre studi sulle dinamiche attuali dell’industria nelle otto regioni del sud e diverrà luogo di incontro fecondo fra cultura accademica ed esperienze aziendali, al fine di “fertilizzare il territorio sedimentando capacità imprenditoriali” come afferma il professor Federico Pirro, promotore e Presidente Onorario del Centro nonché docente di Storia dell’Industria presso lo stesso Ateneo.

Finalità che l’azienda Progeva condivide totalmente e che hanno portato l’impresa a supportare la nascita del prezioso Centro di Studi, muovendo dalla convinzione che il Sud Italia abbia tutte le carte in regola per creare occupazione qualificata ovvero sana competizione, crescita e futuro.

Indispensabile guida in questo percorso sarà l’analisi del volto produttivo del Mezzogiorno, di ieri e di oggi, per riscoprire e valorizzare il lavoro nella sua natura più autentica e sana, ovvero in quanto strumento di arricchimento umano prima ancora che mezzo utile al sostentamento economico.

Siamo onorati di intraprendere questo cammino al fianco dell’Università di Bari e delle altre imprese, Associazioni, Fondazioni culturali ed Enti locali che, come noi, hanno già aderito al CESDIM o sceglieranno di farlo in futuro.

Premio Industria Felix- Progeva tra le migliori imprese a conduzione femminile della regione Puglia

«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Per il terzo anno consecutivo Progeva si aggiudica un ruolo da protagonista nel percorso che individua, racconta e premia l’Italia che compete.

L’Italia delle imprese virtuose per performance gestionali e affidabilità finanziaria, individuate sulla base dell’inchiesta giornalistica condotta da Industria Felix Magazine e Cerved, la data driven company italiana e la più importante agenzia di rating in Italia.

L’ azienda è stata scelta dal Comitato Scientifico del Premio Felix partendo dall’analisi di 50mila bilanci complessivi, realizzata in occasione del 34° evento Industria Felix, per la settima edizione di Puglia e la terza di Basilicata.

Nella suggestiva cornice del Castello Aragonese di Taranto, venerdì 2 luglio, Progeva ha ricevuto un’Alta Onorificenza di Bilancio con la seguente motivazione:

L’azienda è tra le migliori imprese a conduzione femminile per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nella regione Puglia.

Il Comitato Scientifico di Industria Felix pone Progeva sul podio delle aziende vincitrici per la prima volta nel 2019, indicandola come miglior impresa a vocazione internazionale della provincia di Taranto.

Segue poi nel 2020 il doppio riconoscimento a livello regionale come miglior impresa Femminile e migliore Piccola impresa della provincia di Taranto per performance gestionale e affidabilità finanziaria e a livello nazionale dove Progeva emerge tra le Top imprese italiane per performance gestionale e affidabilità finanziaria del settore Ambiente.

Il 2 luglio, l’ulteriore riconoscimento, ricevuto nel capoluogo tarantino, particolarmente caro all’impresa.

“Questo Premio lo dedico a mia figlia ormai adolescente, per tre motivi… Perché ho dovuto sacrificare anche lei per raggiungere i risultati che mi hanno portato qui oggi, perché qualunque cosa lei scelga di fare nella vita la faccia al meglio che può e perché vivo nella speranza che quando arriverà all’età lavorativa la parità di genere sarà stata finalmente conquistata. Ringrazio anche tutti quegli uomini che mi hanno accompagnato in questa avventura imprenditoriale così ricca di sfide ed incredibilmente interessante.”

Così Lella Miccolis, Amministratore Unico di Progeva, commenta il riconoscimento ricevuto.

 

Progeva sostiene la Scuola estiva di Alta formazione culturale “La sfida umana nell’epoca della trasformazione digitale”

Dal 16 al 18 settembre 2021 si terrà la seconda edizione della Scuola estiva di Alta formazione culturale dal titolo: “La sfida umana nell’epoca della trasformazione digitale”.

L’iniziativa promossa dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, nell’ambito del progetto Value@Work ed in collaborazione con la Fondazione Prioritalia, approfondisce il rapporto fra innovazione digitale, progresso tecnologico, sostenibilità, creatività e dignità della persona con un approccio etico ed inclusivo.

L’obiettivo della Summer School è di sensibilizzare e stimolare i giovani ad essere i veri protagonisti del cambiamento. In un ambiente aperto al confronto e alla contaminazione delle idee, studenti universitari, laureati, dottorandi e dottorati di ricerca under 30’, potranno vivere una esperienza formativa molto arricchente, grazie anche alla possibilità di usufruire di borse di studio.

L’azienda Progeva ha scelto di sostenere l’iniziativa con la copertura di alcune borse di studio per studenti meritevoli che saranno selezionati mediante bando.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: è istituito un bando (con indicati requisiti e modalità di ammissione) per l’assegnazione di n. 20 borse di studio di euro 500,00€ ciascuna equivalenti all’80% del valore del corso, e sarà costituito un comitato scientifico che esaminerà le domande di partecipazione.

La domanda di ammissione dovrà essere inviata entro e non oltre il 30 giugno 2021.

Tutte le informazioni e i documenti utili sono consultabili al seguente link: Summer School – Scuola estiva di Alta formazione culturale

 

Webinar CIC – BIOWASTE: tra Ripresa e Resilienza

Si terrà giovedì 10 giugno alle ore 11:00, in diretta streaming sulla pagina Facebook del Consorzio Italiano Compostatori e sulla piattaforma Zoom, l’evento “Biowaste tra ripresa e resilienza”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del ciclo delle conferenze di Rete Ambiente ed è organizzato in collaborazione con EdoPRO e Green Week di Ecomondo.

Durante l’evento verrà presentato il Rapporto annuale del CIC Consorzio Italiano Compostatori e le proposte per migliorare l’efficienza e la qualità del riciclo dei rifiuti organici, dai singoli cittadini fino ai sistemi di raccolta e agli impianti industriali, con un’attenzione particolare agli sviluppi e alle innovazioni possibili.

Sarà inoltre l’occasione per illustrare le conclusioni di una ricerca condotta da Prometeia e CIC sulle ricadute economiche e occupazionali del settore dell’organico, e sul contributo che quest’ultimo può dare ai percorsi di mitigazione ai cambiamenti climatici.

Partecipano:

Paolo Arrigoni – Commissione Ambiente del Senato

Flavio Bizzoni– Presidente Consorzio Italiano Compostatori

Simona Bonafè– Europarlamentare

Michele Burattoni– Prometeia

Massimo Centemero– Direttore Generale CIC

Jane Gilbert, Marco Ricci– Chair WG Biological treatment ISWA

Lella Miccolis– Progeva

Modera:

Mario Bonaccorso – Giornalista

È possibile iscriversi all’evento accedendo al link di seguito: https://bit.ly/3z2w4Jw

Consorzio Italiano Compostatori -10 consigli per una raccolta differenziata dell’organico corretta

Con l’arrivo dell’estate ormai imminente e il conseguente aumento delle temperature, fare una corretta raccolta differenziata dell’organico  è fondamentale, oltreché per evitare gli sprechi, anche per limitare i cattivi odori.
Il CIC Consorzio Italiano Compostatorifornisce 10 utilissimi consigli  per evitare una scorretta gestione dei rifiuti organici. L’articolo è consultabile sul sito: www.cignoverdecoop.it  

Vetro e organico, la coppia che scoppia

La nostra cultura, figlia dell’arte e del progresso tecnologico-scientifico, ci svela che l’identità linguistica attraverso cui definiamo le cose si evolve continuamente, aprendosi alla possibilità di contenere in un’unica definizione molteplici significati a volte anche apparentemente opposti.

È questo il caso dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, altrimenti detti materie prime seconde.

Rifiuti come risorse, dunque.

Rifiuti che attraverso il lavoro delle filiere virtuose del recupero presenti in Italia vengono valorizzati e trasformati in nuovi materiali, prodotti ed oggetti.

È quello che Progeva si impegna a fare attraverso il processo di compostaggio degli scarti organici provenienti da raccolta differenziata, da cui deriva una preziosa materia prima seconda che è il compost di qualità certificata, fertilizzante naturale utile a salvaguardare e incrementare fertilità e produttività dei terreni agricoli e fondamentale alleato nella lotta alla desertificazione, al cambiamento climatico e nelle attività di bioremediation.

Ma la filiera del recupero del rifiuto organico non è certamente l’unica a rimettere in circolo risorse sottraendole a destinazioni improprie quali la discarica e/o l’inceneritore, con conseguente abbattimento dei costi economici ed ambientali che ne deriverebbero.

Esiste, in particolare, un’altra filiera altrettanto virtuosa, rappresentata da quello che ad oggi è un settore portante dell’economia italiana: il riciclo del vetro, pratica già diffusa, si pensi, presso gli Antichi Romani.

Il vetro è composto al 100% di materiali naturali (sabbia, carbonato di sodio e carbonato di calcio) e diversamente rispetto ad altre materie prime, ha la possibilità di essere riciclato innumerevoli volte senza scadimenti qualitativi, dunque recuperato e reimmesso nel ciclo produttivo, determinando impatti postivi sull’ambiente, sul consumo di risorse e di energia.

È quindi a pieno titolo tra le materie prime che non esauriscono il loro potenziale nel momento in cui cessano di avere un’utilità per l’utilizzatore ma possono, invece, continuare ad essere recuperate infinite volte generando valore ambientale, sociale ed economico.

Tuttavia, affinché questo accada è necessario che ciascuno si impegni ad adottare comportamenti virtuosi, responsabili e innanzitutto consapevoli partendo dal presupposto che la qualità dei rifiuti da raccolta differenziata destinati a recupero è il principio fondamentale che giustifica la raccolta stessa.

La nostra azienda si impegna a diffondere questa consapevolezza anche e soprattutto attraverso l’informazione fornita a clienti, partner, fornitori e cittadini.

A tal proposito, una delle criticità con le quali l’impianto di compostaggio Progeva si scontra è la gestione dei materiali non compostabili presenti all’interno dei rifiuti organici conferiti e rilevati nell’ambito delle analisi merceologiche effettuate periodicamente.

Tra i materiali non compostabili riscontrati, si segnala per l’appunto anche la presenza di vetro che oltre a comportare una serie di criticità di smaltimento legate alle difficoltà di rimozione di questo materiale attraverso il naturale processo di raffinazione impiantistica, determina significativi svantaggi a carico della comunità.

L’abbassamento del trend di raccolta differenziata e riciclo del vetro da parte dei Comuni e il correlato spreco di questa preziosa risorsa non avviata correttamente a recupero è infatti direttamente proporzionale ad un aggravio dei costi di smaltimento che pesano sulle Amministrazioni e dunque sui cittadini.

Il risultato? Un danno a noi stessi e all’ambiente che ci circonda che di fatto determina l’inammissibile dispersione del potenziale economico e ambientale di un materiale 100% naturale che, ribadiamo, se correttamente conferito, risulta riciclabile all’infinito.

“L’Italia che è tra i Paesi più virtuosi d’Europa per le percentuali di raccolta differenziata degli imballaggi di vetro, è tuttavia fanalino di coda per quanto riguarda la qualità.”

Ad affermarlo è Gianni Scotti, Presidente Co.Re.Ve. (Consorzio Recupero Vetro), sottolineando la necessità di adottare un cambio di passo per evitare inutili sprechi e sostenere l’economia circolare del vetro.

Come? Impegnandosi a separare correttamente i rifiuti.

Innanzitutto è importante ricordare che la raccolta differenziata del vetro riguarda solo gli imballaggi (come bottiglie e vasetti) e non ogni materiale di questo tipo e che è indispensabile evitare i cosiddetti “falsi amici” del vetro, cioè: piatti, tazzine o altri oggetti di ceramica, bicchieri o altri oggetti di cristallo, contenitori in pyrex. Tutti rifiuti che vanno messi nei contenitori della raccolta indifferenziata.

Naturalmente, a monte di queste fondamentali raccomandazioni vi è anche quella di evitare categoricamente di conferire il vetro unitamente alla frazione organica al fine di non ostacolare e inficiare il lavoro di gestione, trattamento e valorizzazione portato avanti dalle filiere di recupero preposte, lavoro che, sottolineiamo, agisce a beneficio e vantaggio di tutti, alimentando un’economia circolare e rigenerativa.

Assumiamo una maggiore consapevolezza dell’importanza delle nostre abitudini e gesti quotidiani. Impegniamoci nel portare avanti scelte sostenibili ed azioni sostenibili, ricordando che una corretta raccolta differenziata è lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per farlo.

 

Affidabilità e trasparenza, Progeva incrementa il proprio Rating di Legalità

 

L’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato riconosce a Progeva un incremento del Rating di Legalità in virtù dell’affidabilità dell’impresa, della corretta gestione del business, della sostenibilità e credibilità dei progetti e degli obiettivi aziendali e dell’adozione di processi organizzativi volti a garantire forme di Corporate Social Responsability.

Affidabilità, eticità e trasparenza confermate anche dall’ottenimento del rinnovo dell’iscrizione dell’azienda nella White List della Prefettura di Taranto. 

La corretta gestione del proprio Business è uno dei capisaldi sui quali Progeva fonda la sua mission.

Per questo l’azienda ormai da anni si sottopone volontariamente all’analisi dei requisiti giuridici e qualitativi che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) richiede alle imprese che su base volontaria, si candidano ad ottenere l’attribuzione del Rating di Legalità.

Un riconoscimento che assume la veste di un punteggio compreso tra un minimo di una stelletta★ e un massimo di tre stellette★★★ a conferma dell’eticità e trasparenza delle aziende giudicate meritevoli.

L’ AGCM chiarisce: “L’impresa richiedente ottiene il punteggio base, pari a una stelletta, qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di rating di legalità, adottato con delibera n. 28361 del 28 luglio 2020. Il punteggio base potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento; il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di tre stellette★★★.”

Siamo felici di poter dire che nel corso degli anni Progeva ha incrementato il proprio punteggio a testimonianza degli elevati standard di legalità e affidabilità dell’azienda totalizzando oggi un punteggio di due stellette ★★ ed un +.

Non c’è soddisfazione più grande di veder riconosciuto l’impegno aziendale in favore di un’economia giusta, di una competitività trasparente e di una crescita equa, inclusiva e sostenibile.

Impegno ulteriormente confermato anche dal rinnovo dell’iscrizione dell’azienda nella White list della Prefettura di Taranto, la “lista bianca” in cui viene inserito “l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’Art. 1, commi dal 52 al 57, della legge n. 190/2012” dei quali è riconosciuta e certificata l’assoluta affidabilità.

 

 

SOLUZIONI VERDI- Biorimedio fitoassistitito: una strategia verde per il recupero di aree contaminate e la valorizzazione di biomassa

È giunto a conclusione, riportando evidenze ambientali ed agronomiche di notevole importanza, il Progetto Biorimedio fitoassistito: una strategia verde per il recupero di aree contaminate e la valorizzazione di biomassa – SOLUZIONI VERDI, nato dalla collaborazione tra:

  • CISA S.P.A
  • IRSA CNR
  • PROGEVA srl
  • SOCRATE Srl
  • RESET Srl

Il progetto, realizzato all’interno del Bando Innonetwork promosso e cofinanziato dalla Regione Puglia ha avuto un duplice obiettivo:

  • individuare processi e prodotti in grado di concorrere alla biodegradazione dei principali inquinanti presenti nel terreno mediante la tecnica del Biorimedio fitoassistito;
  • impiegare la biomassa legnosa ottenuta dall’area di sperimentazione al fine di realizzare energia elettrica e termica nonché fertilizzanti sostenibili e innovativi in grado di incrementare l’efficienza del Biorimedio fitoassistito.

Le attività sperimentali del progetto hanno avuto luogo nei suoli di un’area pilota di Taranto (località Cimino Manganecchia) altamente interessata dalla presenza di molecole organiche recalcitranti (PCB) ed inorganiche (metalli pesanti), nella quale sono state implementate fitotecnologie che sfruttano l’azione sinergica tra le radici delle piante di pioppo coltivate in loco e i micro-organismi per rimuovere, trasformare e contenere le sostanze tossiche presenti nei terreni.

I pioppeti sono stati trattati con l’impiego di Compost e Biochar che hanno potenziato i processi di decontaminazione dei terreni, migliorando le performance fotosintetiche e la fertilità dei suoli e favorendo al contempo la crescita delle piante e l’efficienza delle stesse in risposta alla presenza di contaminanti.

Il compost, in particolare, ha confermato la sua efficacia e validità d’impiego nella biorimedation, già acclarata da numerosi studi scientifici e sperimentali.

Valore aggiunto del progetto, nonché obiettivo prioritario dello stesso, è stato quello di realizzare un sistema circolare e sostenibile entro cui la biomassa prodotta da fitorimedio (residui di potatura del pioppeto), “materia” che potenzialmente poteva essere definita un rifiuto (a causa del potenziale accumulo di contaminanti) è stata trasformata in risorsa.

In tal senso, sono stati messi a punto e testati trattamenti finalizzati alla produzione di fertilizzanti innovativi quali il biochar derivante da fitorimedio mediante processo di gassificazione, che è stato impiegato dall’azienda Progeva in miscela con altra tipologia di ammendanti di produzione aziendale (ACM-Ammendante Compostato Misto e torba) al fine di valutare la possibilità di un suo utilizzo come prodotto sostitutivo della torba nei substrati per la coltivazione in vaso.

  • Potere correttivo nei confronti dell’acidità della torba;
  • capacità di modificare la composizione della soluzione circolante nel substrato fornendo elementi nutritivi come il potassio (K);
  • capacità di influenzare positivamente i rapporti pianta-substrato (porosità; capacità di ritenzione idrica-drenaggio).

Questi i risultati apprezzati nell’ambito della sperimentazione che hanno ampiamente dimostrato che il biochar, prodotto che rientra in un flusso circolare della materia, può diventare un valido sostituto della torba, risorsa non rinnovabile, la cui formazione richiede migliaia di anni e i cui costi di importazione risultano molto elevati.

Motivazioni queste che alimentano un fervido dibattito nelle agende politiche europee ed internazionali volto a sostituire la torba con substrati alternativi che abbiano caratteristiche e prestazioni agronomiche elevate pur essendo peat free (senza torba).

“Ci auguriamo che le interessanti evidenze restituite dal Progetto SOLUZIONI VERDI possano sollecitare l’attenzione e l’interesse delle Amministrazioni pubbliche stimolando queste ultime ad inserire nei capitolati d’appalto delle bonifiche, materiali sostenibili ed alternativi quali il Compost e il Biochar. Come le evidenze restituite dal progetto dimostrano, l’impiego di questi prodotti si rende certamente utile per implementare nuove strategie di valorizzazione paesaggistica e risanamento delle aree rurali mediante attività di bioremediation, curando, proteggendo e salvaguardando al contempo l’ecosistema e l’ambiente.”

Lella Miccolis, Amministratore Unico di Progeva, commenta così gli interessanti risultati emersi dal progetto.

Cambiare, si può.

Al seguente link è possibile rivedere il video del Workshop finale del Progetto: Eventi | Soluzioni Verdi

 

 

 

Progeva Leader della Sostenibilità 2021- Il riconoscimento del Sole 24 Ore e Statista

«Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri»

Era il 1987, quando Gro Harlem Brundtland, donna lungimirante e visionaria, allora Presidente della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo, nonché Primo Ministro del Governo norvegese, attribuì una definizione chiara ed esaustiva al concetto di sviluppo sostenibile.

Definizione la cui messa in opera richiedeva e richiede un approccio sistemico tale da realizzare un’intersezione, un’integrazione e un bilanciamento delle tre dimensioni portanti dello sviluppo e della crescita del Paese: ambiente, economia e società.

Sono passati oltre trent’anni dal Rapporto Brundtland. Anni in cui abbiamo fatto i conti con la legittima ribellione di una natura oltremodo sfruttata, con le conseguenze di una società che si è rivelata spesso iniqua e di un’economia che ha assunto il profitto come valore fondante ed esclusivo.

Tra idee di cambiamento ed azioni concrete, alcuni passi avanti in favore dello sviluppo sostenibile sono stati compiuti, ma è necessario continuare ad interrogarsi ex ante, per non subire o arrecare danno ex post. Nel mentre, le imprese in particolare, sono chiamate a misurare il grado di sostenibilità delle proprie azioni, processi e prodotti.

Con questo spirito Progeva ha scelto di partecipare al Concorso Leader della Sostenibilità 2021, promosso da Statista, leader internazionale dell’analisi di dati e trend di mercato e Il Sole 24 Ore, al fine di realizzare una classifica delle imprese più etiche e green, che si distinguono per scelte realmente orientate alla sostenibilità.

450 imprese, tratte da un database iniziale di 1.200 aziende operanti in Italia, sono state sottoposte ad un’indagine avente ad oggetto l’analisi di 35 indicatori totali che afferiscono alle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica.

Ad essere premiate solo le 150 imprese che tra tutte hanno totalizzato il miglior punteggio finale, ottenendo risultati performanti e tali da portarle a guadagnarsi “sul campo” il riconoscimento di “Leader della Sostenibilità 2021”.

Tra queste, l’azienda Progeva che  è stata l’unica impresa italiana operante nel settore del trattamento rifiuti ad essere inserita nella classifica delle aziende più meritevoli,  totalizzando un punteggio di 63,2 su 100 derivante dalla media ponderata delle 3 categorie.

Gli indicatori di prestazione esaminati sono rappresentativi della responsabilità aziendale ed espressione dell’impegno dell’impresa in favore della sostenibilità ambientale, attraverso la valutazione di parametri quali, a titolo di esempio, consumo energetico e quantità di rifiuti prodotti, della sostenibilità sociale, mediante la valutazione di indicatori pertinenti inclusione e pari opportunità e della sostenibilità economica, analizzando parametri come stabilità finanziaria e investimenti in Ricerca e Sviluppo.

“Tutelare le risorse naturali generando al contempo crescita, benessere ed una dignitosa qualità della vita per le persone senza distinzioni di genere e classe. Questo è per noi fare impresa. Siamo orgogliosi di contribuire a tracciare un percorso virtuoso e siamo altrettanto onorati di rappresentare una realtà imprenditoriale riconosciuta e apprezzata per il suo impegno in favore della sostenibilità e della crescita dell’economia circolare nel mezzogiorno. In quel mezzogiorno, aggiungiamo, che in Italia PUÒ e SA FARE LA DIFFERENZA.

La strada è ancora lunga ma è certamente quella giusta.”

Così Lella Miccolis, Amministratore Unico di Progeva, commenta il riconoscimento ricevuto.

La classifica completa delle aziende vincitrici è consultabile online a questo link: lab24.ilsole24ore.com/leader-della-sostenibilita-2021/